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LA CASA DEL POPOLO IN FIAMME | 6 settembre 1922

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Esattamente cento anni fa la nostra cooperativa e circolo prendevano fuoco per mano fascista La Casa del Popolo in fiamme causa incendio doloso?
6 Set

LA CASA DEL POPOLO IN FIAMME | 6 settembre 1922

Esattamente cento anni fa la nostra cooperativa e circolo prendevano fuoco per mano fascista

La Casa del Popolo in fiamme causa incendio doloso? Sembra difficile immaginarlo oggi: l’amato cortile, l’affollato circolo e qualcuno che ci vuole male? Dai… Ma un nostro socio, Fiorenzo Turri, ci ha ricordato che, precisamente 100 anni, il 6 settembre 1922 la nostra Cooperativa Casa del Popolo veniva data alle fiamme dalle camicie nere.

In quei giorni e in quelli successivi, nelle nostre zone come nel resto di Italia, squadracce fasciste imperversavano colpendo sistematicamente cooperative, circoli, sindacati, amministrazioni, singole persone…

In quei giorni e in quelli successivi, un giovane deputato socialista, Giacomo Tempesta Matteotti, annotava pazientemente tutte quelle aggressioni, vandalismi e omicidi.

Ma cosa è accaduto nel nostro paese per “meritare” l’onore delle cronache e delle attenzioni degli squadristi lombardi?

I fatti di Cardano

Le squadracce fasciste erano calate da tutti i paesi intorno dopo i fatti relativi alla morte del capo fascista Mario Brumana – a cui è stato infelicemente intitolato lo stadio dell’Atalanta, oggi Atleti Azzurri d’Italia o Gewiss Stadium – ferito a Cardano il 4 settembre. I soci della cooperativa cercarono di respingere l’assalto riuscendo solamente a limitare i danni che furono comunque notevoli. Dai verbali della cooperativa i danni dell’incendio ammontano a 35mila lire, circa 30mila euro attuali. Anche un altro circolo cardanese, il Circolo Cavallotti, ebbe danneggiamenti cosi come alcune case di comunisti e socialisti cardanesi.

Questo è solo uno dei tanti fatti avvenuti nel 1922 in tutta Italia che portarono poi alla sciagurata marcia su Roma nell’ottobre dello stesso anno.

Dal libro Cardano al campo “Storia di una comunità laboriosa”

(…) la situazione degenera dopo i fatti di Cardano: la sera del 4 settembre 1922 una squadra fascista di Gallarate, venuta a Cardano per “indagare” su un pestaggio ai danni di un fascista avvenuto al Circolo, è fatta oggetto di alcuni colpi di arma da fuoco nei pressi della piazza della chiesa (oggi piazza Sant’Anastasio). Viene ferito a morte Mario Brumana, capo delle camicie nere del gallaratese e amico personale di Mussolini. 

L’episodio assume così un carattere nazionale e scatena un’ondata di violenze da parte delle squadre fasciste giunte da tutta la Lombardia, vengono prese d’assalto le case degli esponenti socialisti, i ritrovi e i circoli proletari del circondario. Il giorno 6 settembre, nonostante l’esercito presidiasse Cardano, viene assaltata la sede della Casa del Popolo e data alle fiamme.

Vengono costrette alle dimissioni le amministrazioni socialiste nei dintorni. Anche l’amministrazione socialista di Cardano le rassegna nelle mani del sottoprefetto che provvede alla nomina di un commissario prefettizio nella persona del conte Albertengo. Furono arrestati alcuni “sovversivi” condannati successivamente a pene estremamente lievi “in quanto la dinamica dell’accaduto del 6 settembre non fu mai chiarita” *

L’epilogo…

Anche nei mesi successivi, dopo la conquista del potere da parte dei fascisti, la cooperativa cercò di resistere. Imposizione di rimozione dei simboli, obbligo di allontanamento dei dirigenti dalla politica, licenziamenti arbitrari…

Solo nel luglio del 1923 i fascisti riuscirono ad entrare nel consiglio di amministrazione della cooperativa e le cambiarono il nome chiamandola “La Nazionale”.

Dopo il lungo inverno la primavera del 1945 porta la liberazione dal governo nazifascista e con essa la possibilità di espandere l’azione del movimento cooperativistico, azione che continua ai giorni nostri. Quindi il Circolo della Casa del Popolo, che può sembrare un comune bar, ha alle spalle una lunga, complessa e rispettabile storia intrecciata strettamente con le traversie politiche, sociali ed economiche di Cardano.

Intorno ad un bicchiere di vino si sono sviluppate tali e tante storie personali e collettive legate al divenire del nostro paese. Le idee di emancipazione del proletariato, di cooperazione, delle leghe sindacali, le ideologie socialista, anarchica e comunista trovarono in questa sede luogo di confronto e diffusione. 

Considerata la ricorrenza – oggi, martedì 6 settembre 2022 – avremmo potuto listare a lutto la nostra bandiera, ma abbiamo pensato sia meglio se sventoli vitale e resistente come sempre.


*Note bibliografiche. Le parti in corsivo sono tratte da:

  • aa.vv. “Cardano al Campo, Storia di una comunità laboriosa”, cap. 4 dal 1900 alla fine del fascismo, Enrico Franzioni

 

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